OLMO AMATO

DEEP BLUE

Cianotipi di biodiversità artificiale

Opening: giovedì 16 novembre 2023 ore 18.30
Exhibition: 17 novembre 2023 - 15 gennaio 2024

Orario d'apertura: lunedì-sabato 11 -13 / 16.30-20 e su appuntamento / lunedì mattina e domenica chiuso

 

La galleria 28 Piazza di Pietra è lieta di presentare Deep Blue, nuova ed inedita personale fotografica di Olmo Amato, dal 16 novembre 2023 al 15 gennaio 2024.
L’esposizione si propone come anteprima di un lavoro in divenire e molto più ampio, sintesi del percorso di studi accademici in neurobiologia e di sperimentazione artistica dell’Autore; un progetto di natura post-fotografica dove l'analogico e il digitale, proprio come l’organico e l'artificiale, si connettono intimamente.
Deep Blue è, non a caso, il nome del primo computer che, nel 1997, sconfisse l'allora campione mondiale di scacchi Garry Kasparov; da allora le macchine si sono evolute in maniera impressionante fino all’avvento dell’Intelligenza Artificiale.
Amato riflette sul futuro di queste nuove tecnologie intelligenti. Saranno un domani in grado di integrarsi nel nostro ecosistema ed elevarsi a vere e proprie forme di vita?
L’Autore figura quindi una linea evolutiva in cui le macchine imparano a interagire e convivere con la natura. Queste forme di vita ibrida, figlie della simbiosi perfetta tra biologia e tecnologia, segnano l’inizio di una nuova era per il nostro pianeta.

Deep Blue Olmo Amato 01
Deep Blue Olmo Amato 03
Deep Blue Olmo Amato 07
Deep Blue Olmo Amato 10

Deep Blue si propone inoltre come riflessione sulle sfide che attendono l’umanità nel prossimo futuro, a questo proposito Amato afferma:
“All’alba del terzo millennio, nell’era geologica dell’Antropocene, siamo chiamati ad affrontare urgenti problematiche globali. Il tipo di relazione che instaureremo con la tecnologia e con l’intero ecosistema rappresenterà la chiave per il futuro della nostra specie.”
L’esposizione presenta una raccolta di cianotipie, create da materiale generato con strumenti di intelligenza artificiale e stampate mediante l’uso di un’antica tecnica fotografica analogica del ‘800.
Immagini sintetiche, figlie di astratti meccanismi di calcolo, riscoprono le loro radici fotografiche grazie all'interazione con la luce e la materia. Le opere raffigurano diverse specie immaginarie dove apparati radicali elettronici, processori fungini e neo-piante sono i protagonisti; un erbario fantastico ispirato alle micrografie scientifiche e al celebre lavoro della botanica e fotografa Anna Atkins.
Le stampe sono accomunate, oltre che dal caratteristico colore blu, dall’elemento circolare che racchiude gli esemplari e che richiama sia l’oculare del microscopio che le piastre di Petri, tipici supporti per la coltivazione di cellule in laboratorio. Le opere, circa cinquanta e di vari formati, sono allestite in un circuito di relazioni biologiche. L’esposizione è inoltre arricchita da un’installazione che illustra varie fasi del processo di realizzazione del progetto, dalla raccolta di idee e di sviluppo creativo fino alla realizzazione dei cianotipi.
Tecnologie all’avanguardia e antiche tecniche di stampa si uniscono per dare vita a una nuova biodiversità artificiale, in grado di raccontare un futuro alternativo del nostro pianeta.
Con questa mostra Olmo Amato riafferma ancora una volta la sua straordinaria padronanza delle tecniche di manipolazione digitale e di stampa. La sua passione per la sperimentazione fotografica trasporta l’osservatore in nuovi mondi, creando portali verso realtà futuribili.

 

Organizzazione a cura di Francesca Anfosso
info@28piazzadipietra.com

Ufficio stampa: Francesca Spatola
francescaspatola.ufficiostampa@gmail.com


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